Mentre si trovava ancora distesa sul letto con la mascherina sugli occhi, sentì suonare alla porta, al piano di sotto.
Sentì distintamente la domestica che andava ad aprire e che parlava con qualcuno.
Dopo qualche minuto, la sentì salire le scale ed entrare in camera.
Le disse che il suo abito era arrivato.
Isabel fu rapida: si tolse con un solo gesto rapidissimo la mascherina dagli occhi e si precipitò a guardare com'era venuto il suo abito su misura.
Poggiò il sacco contenente l'abito sul letto, lo aprì e ne estrasse l'abito.
Era venuto bellissimo, proprio come lo immaginava e proprio come lo desiderava.
Rimase a rimirarlo per ancora qualche istante.
Dopodichè si accomiatò dalla domestica e decise che dopotutto avrebbe potuto già indossarlo così si sarebbe preparata e al contempo avrebbe anche visto come le stava.
Lo indossò con cautela, dopodichè si specchiò: era bellissimo e addosso le stava ancora meglio visto che era stato fatto su misura su di lei.
Si guardò per dieci minuti buoni allo specchio.
Prese poi lentamente ad acconciarsi i capelli e a truccarsi.
Al vestito, erano anche connessi gli accessori che aveva ordinato per abbinarveli.
Indossò anche gli accessori e guardò l'opera finita allo specchio.
La domestica, che nel frattempo saliva e scendeva dalla scale per fare le pulizie generali del piano di sopra, si sporse e si complimentò per quanto fosse bella e per quanto le stesse bene quell'abito.
Isabel tornò a sedersi sul letto, lisciando deliziata il prezioso tessuto del vestito che aveva appena indossato.
Doveva ancora aspettare un pò prima di dirigersi al luogo della festa.
Ma sapeva come impiegare utilmente e piacevolmente quel tempo che le rimaneva: rimirando quello splendore di vestito.