Casa Smith, Upper East Side

Bradley Smith

Villa Smith si trova nelle vicinanze dell'Attico Waldorf. E' una bellissima casa arredata e progettata dagli architetti e dagli arredatori più bravi di tutta NY.
Fino a qualche tempo fa era abitata da Al Smith, dalla moglie Julia Smith e dai loro figli Bradley e Casey( quest'ultima è femmina)
Per ragioni di lavoro,soprattutto legate al lavoro della madre, la famiglia Smith si trasferisce a Los Angeles,fino a quando il figlio Bradley non decise di tornare...


Una limousine bianca si ferma nei pressi di casa Smith.

Ok James, lasciami qui...e non ti preoccupare,le valigie me le porto io

Dalla Limo, scende un ragazzo, Brad, vestito di tutto punto, che prende alcune valigie e inizia a entrare in casa.

Bentornato Bradley, bentornato nell' Upper East Side
si disse, prima di poggiare le valigie a terra.
La casa era come la ricordava: molto grande per 4 persone,figurarsi ora che era da solo.
Stanco com'era dopo un viaggio da L.A. fino a qui, si stese sul letto della sua vecchia camera e,chiusi gli occhi, si lasciò cadere in un lungo sonno.

Bradley Smith

Dopo due ore passate a dormire, Brad si svegliò e, dopo una serie di continui sbadigli, diede un'occhiata al suo orologio D&G nuova collezione ...

Accidenti, dovevo essere proprio stanco.
Meglio se esco un po', tanto non ho niente da mangiare qui

Disse fra sè e sè.
Si riordinò,prestando particolare attenzione ai capelli, e con le chiavi di casa in tasca, uscì senza una meta precisa.

Bradley Smith

<<<< DA CASA ARCHIBALD

Brad era appena tornato dalla casa di quel Nate.
Aprì la porta per poi richiuderla alle sue spalle. Era solo come un cane in quella casa enorme.
Posò il suo cellulare proprio sul mobiletto che c’era all’ingresso. Si diresse poi verso la sua camera per lavarsi,spogliarsi e concludere nel migliore dei modi quella giornata: un bel sonno, era quello che ci voleva.

Bradley Smith

Ore 10:45

Brad finalmente si sveglia da quel lungo sonno.
Resta intontito nel suo letto per altri 5 minuti,prima di accorgersi che aveva dato buca a Blair.

Porca Puttana è tardi

Si alza dal letto con una velocità impressionante. Sguardo all’orologio: 10:54

Si precipita subito in bagno per una doccia.
Di sicuro non potrà arrivare in tempo,ma l’importante almeno è arrivare.

Dopo le sue cure e pulizie maniacali, quasi al livello femminile, esce dal bagno e si dirige verso l’ingresso, dove aveva lasciato il cellulare:

CITAZIONE

Mon amour perdonami, ho fatto tardi. Ci vediamo direttamente lì...anzi, visto che mi trovo, mi dici l'indirizzo?
Un bacio
Bradley

Corre poi verso la sua camera, sceglie un bel vestito della D&G e lo indossa.

Nel giro di 10 minuti cura le ultime cose ed è finalmente pronto per uscire.


VESTITO SCELTO

Jean Paul Cassel

Non lontano da casa Smith,una moto con a bordo una ragazza e un ragazzo,sfrecciava a tutto gas per le strade di Manhattan.
I due a bordo della moto,una Ninja ZX-10R,si fermarono proprio sotto casa di Brad:una semplice coincidenza?
Il ragazzo,che guidava la moto,scese e porse alla ragazza il casco
Grazie mille baby,ho sempre sognato di avere una moto come questa.
Se ti ritrovi da queste parti chiamami.
Dopodichè il giovane si avvio verso l'ingresso dell'enorme casa,mentre la giovane ragazza andò via a bordo di quella bellissima moto.
Il ragazzo bussò un paio di volte il campanello,ma non ricevendo alcun tipo di risposta,iniziò a frugare nelle sue tasche.
Caro Brad,non vorrai che il tuo caro amico resti qui fuori come un vagabondo mormorò tra sè.
Inserì uno strano oggetto nella serratura e dopo pochi minuti,quasi per magia, la porta della casa si aprì.
Et voilà...apriti sesamo esclamò trionfante,prima di entrare nella casa.
Ah,dimenticavo di dirvi che il giovane in questione è Jean Paul,un carissimo amico di Brad e che è riuscito ad aprire la porta di casa Smith senza far scattare l'allarme,perchè Brad gli diede, tempo addietro, una copia delle chiavi! Cosa credevate,che JP fosse un ladro scassinatore di case? E magari che fosse entrato perchè aveva inserito una forcina nella serratura...vero?
Mon dieu,cari amici,queste sono robe da film...anche se JP è assolutamente il tipo che sarebbe in grado di farlo,ve lo assicuro.
Ritornando al nostro Jean,una volta entrato in casa Smith,poggiò una piccola borsa nera vicino ad un mobiletto,e iniziò a camminare avanti e indietro per la casa.
Oh che bello!Da quanto tempo non mettevo piede in questa casa,saranno almeno 7-8 anni.
Entusiasta più che mai,Jean si avvicinò al tavolino del salotto dove vi era poggiato una bottiglia di whisky ,ne verso un po' in un bicchiere di vetro,e si accomodò sul comodo divano in pelle,aspettando il ritorno di Brad.
Dai Brad, ti sto aspettando.

Bradley Smith

Eccitato dalla notizia del ritorno di Jean,il suo unico e vero amico,Brad ritornò a casa con un Taxi in pochi minuti.
Salì le poche scale che portavano all'ingresso della casa,inserì le chiavi nella serratura e aprì la porta.
La casa era buia,eccezion fatta per il salotto,illuminato da una fioca luce.
Brad si irrigidì di colpo"I ladri sono qui?" pensò immediatamente,mentre si avviava pian pianino verso la fonte di luce.
Giunto ormai di fronte all'ingresso del salotto,notò una figura in penombra seduta sul divano.
Restò lì,in silenzio,sul ciglio della porta ad aspettare il momento buono per colpire con un ombrello,che aveva con se già da prima,il ladro o presunto tale.

Jean Paul Cassel

Jean beveva ancora il suo whisky nella calma più assoluta.La stanza era illuminata solo da una piccola lampada poggiata su un tavolino.Era l'ambiente ideale per Jean,la penombra lo eccitava e lo rasserenava allo stesso tempo;d'altronde si può dire che questo ambiente è lo specchio del suo carattere:buio e misterioso!!!
Mentre sorseggiava il suo drink,s'accorse che qualcuno era appena entrato in casa.
"Brad...finalmente" pensò subito.E si preparò ad accoglierlo nel migliore dei modi.

E' inutile che stai fermo come un ebete sul ciglio della porta.
Ora ti farò un'offerta che non potrai rifiutare:lascia cadere l'ombrello e fatti avanti a mani nude,altrimenti...esclamò imitando un preciso dialetto siciliano e usando la famosa frase di Don Vito Corleone,protagonista del suo film preferito:Il Padrino.
Brad avrebbe di sicuro capito dopo questa frase,che Jean era solito ripetere spesso a Yale e in galera.

Bradley Smith

Brad era ancora sull'uscio della porta,quando sentì che lo strano personaggio iniziò a parlare.
Non appena ascoltò la voce,ma sosprattutto una frase,Brad lasciò cadere l'ombrello e sorridendo si avvicino al ragazzo.

Jean,brutto guascone...mi hai fatto prendere un colpo.
disse mentre abbracciava il suo amico,che intanto si era alzato per accoglierlo.

Jean Paul Cassel

Jean si alzò in piedi per abbracciare l'amico,ma la forza con la quale Brad lo strinse a sè,lo sbilanciò e per poco non fece cadere a terra il bicchiere di whisky.
Hey,sempre più forte te...eh?
disse Jean abbracciando Brad.
Ti vedo bene amico,sempre più alto e sempre più bello.

Bradley Smith

Brad sorrise di pieno gusto
Lo sai Jean, sono stato sempre più bello di te.Che ci vuoi fare...è la natura che mi ha voluto più bene.

Brad sorrideva e guardava l'amico,quasi incredulo della sua presenza in America.
Comunque nemmeno tu sei male,anzi,fammi un po' vedere come ti sei fatto disse accendendo la luce della camera,che fino a qualche istante fa,era illuminta soltanto dalla fioca luce di una lampada da tavolo.
Non appena accese la luce,sgranò gli occhi alla vista di una cicatrice molto visibile sulla guancia sinistra dell'amico.
Jean...cosa hai fatto alla faccia? domandò curioso.

Jean Paul Cassel

Jean si toccò la cicatrice con la mano destra:
Bhè, è una lunga storia.Ti dico solo che a Parigi mi volevano uccidere, e che sono riuscito a scappare...e questa qui, è il segno che mi ha lasciato lo scontro con quei bastardi.

Jean si riaccomodò sul divano, e poi riprese a parlare:
Stavo cercando di riaprire il mercato che ci hanno fatto chiudere a Yale...ti ricordi?
Appena le cose mi stavano andando bene,qualcuno ha deciso che la dovevo pagare: mi hanno incendiato la casa e mi hanno riempito di botte,ma io ho la pelle dura e sono qui. concluse ridendo.

Bradley Smith

Brad ascoltò con attenzione il racconto di Jean.Non credeva alle sue orecchie:
Ma...ma scusa,non eravamo rimasti d'accordo che la smettevamo con questo stupido gioco?
Non ti è bastata l'espulsione da Yale e i sei mesi dietro le sbarre?Insomma Jean,avevamo promesso di cambiare.

Brad si accomodò di fianco all'amico:
Guarda me,dopo che ci siamo allontanati e tu sei ritornato a Parigi, non ho mai più fatto queste cose e pensavo che il mio amico in Francia si fosse sistemato, e invece...

Jean Paul Cassel

Sorrise:
Ma quale gioco amico?Questa è la mia vita...questa è la nostra vita,e noi non possiamo lasciarla o cambiarla,perchè è nel nostro sangue.


Jean riprese a sorseggiare il suo whisky
Insomma Brad, ti vedo cambiato;cosa ti hanno fatto?Ti sei addolcito e sei diventato vulnerabile.
Basta giocare al bravo ragazzo e vivi come sai vivere.

I due si guardarono negli occhi per un paio di secondi,poi scoppiarono a ridere:
Ahahahah...finalmente proprio come ai vecchi tempi,mi sei mancato.
Allora playboy,quando mi fai conoscere le tue conquiste?

Bradley Smith

Brad rideva e scherzava con Jean come ai vecchi tempi.
Aveva sentito spesse volte la sua mancanza,ma non aveva mai avuto il coraggio di prendere un aereo e andare in Francia da lui.
Ora che ce l'aveva di nuovo al suo fianco si sentiva rinato:
Le mie conquiste?...questa volta sbagli,ne ho solo una e lo sai chi è?
Blair Waldorf!!!