Aula di Filosofia, Constance Billard

Blair Waldorf

<<<< DA TOPIC "MENSA IN SEZIONE "SCUOLA"

Blair entrò nell'aula di Filosofia per farsi le sue due ultime ore di lezione della mattinata.
Quella mattina si parlava di Immanuel Kant, Blair cominciò a prendere distrattamente appunti mentre la professoressa spiegava.
Non conosceva nessuno di quel nuovo corso, erano tutte ragazze viste di faccia ma non conosciute di nome.
Si guardò intorno e improvvisamente intravide una faccia conosciuta che però avrebbe preferito non vedere...Chuck Bass.
Chuck Bass a lezione? Che cosa ci faceva lì?
Blair si chiese da quando Chuck frequentava qualche lezione, invece di farsi le canne in cortile.
Era disattento, guardava nel vuoto e un pò fuori dalla finestra.
All'improvviso i loro sguardi si incorciarono, senza volerlo.
Blair si sentì in imbarazzo, non voleva guardarlo e non voleva vederlo assolutamente.

<<<< DA CORTILE ESTERNO IN SCUOLE

Chuck Bass

Chuck, una volta seduto a lezione, cominciò a guardarsi intorno, annoiato.
Aveva deciso di entrare a sentire qualcosa di nuovo solo perchè si trattava del primo giorno di scuola del suo ultimo anno. E poi perchè si trattava di un'ora di lezione in collaborazione con una classe della Constance dell'ultimo anno anche questa.
Era una buona occasione per flirtare con qualche bella studentessa o per solo guardare qualche figliola che seguiva la lezione.
Si distrò subito.
Ma poi il suo sguardo incrociò quello di un'altra persona a lui conosciuta: Blair Waldorf.
Continuò ad osservarla, dritto negli occhi, ben sapendo che la irritava e che faceva star male persino lui.

Blair Waldorf

Blair si irritò: sembrava che Chuck la stesse sfidando.
Una sfida a chi smetteva di fissare l'altro prima, a quello che si arrendeva e si ritraeva prima dagli occhi indagatori e conosciuti dell'altro.
Blair non l'avrebbe mai lasciato vincere, così continuò a fissarlo senza smettere. Voleva fare in modo che fosse lui ad arrendersi per primo.
Lei era la Queen B. e nessuno era meglio di lei, neanche quel porco di Chuck Bass.
Lo fissò ancora.

da piscina
arrivai all'aula in ritardo
mi scusai con la professoressa,dicendo che era il mio 1 giorno qui,lei disse ok,cercai 1 posto ha sedere lo trovai,proprio vicino a quello di blair presi il libro giusto
e per farle 1 dispetto tirai fuori anche l'invito per la sua festa ,messo in bella mostra cosicche' lei lo vedesse che ero invitata anch'io

Chuck Bass

Chuck voleva vedere fino a che punto sarebbe andata avanti "B" con il suo sguardo congelatore ma nel mentre entro un'altra ragazza che scosse la concentrazione dei due, facendo finire in parità questo scontro tra titani

Blair Waldorf

Blair vide sedersi Patricia accanto a lei.
"Bhè? Che diavolo vorresti? Detto con tutto rispetto..." le chiese Blair, sibilando a denti stretti "per tua informazione, con me queste specie di "giochetti" non attaccano...non ti ho presa nel gruppo? Fattene una ragione, mia cara...e quell'invito è fasullo perchè alla mia festa non sei stata invitata".
Quella Patricia cominciava a darle sui nervi; nessuno poteva permettersi di prendersi gioco di una come lei, una vera regina.
La sfida con Chuck si era interrotta per colpa di quel fastidioso contrattempo, ma Blair non era intenzionata ad arrendersi.
Decise di comunicarlo a Chuck, lanciandogli un'altra breve occhiata ma intensa, come per dirgli: "Non è finita qui...non hai vinto tu...".

Chuck Bass

chuck al cenno di blair rispose solo muovendo le labbra e dicendo "ne riparlaimo alla fine della lezione B" e sistemò la situazione con pochissimo sforzo

patricia

patricia disse :questo invito e' vero,fattene 1 ragione,mia cara,mi e' stato recapitato proprio mezz'ora fa' in piscina dal custode della scuola
me lo ha mandato 1 tua cara amica nonche' mia amica,E RIMISI A POSTO L'INVITO,
hai visto alla mensa quei 2 uomini al mio tavolo vuoi sapere chi sono?sono killer professionisti,si hai capito bene,persone che uccidono dietro denaro quello di mio padre,si io appartengo ad 1 famiglia mafiosa e quando mio padre lascera',le redini del clan ,tocchera' a me dirigere ,e saro' io a capo del comitato di yale,nonche' presidente del consiglio di amministrazione,,che dici faccio butare fuori tuo padre dal comitato? basta 1 telefonata a mio padre
poi guardo' il ragazzo e disse al ragazzo tu chi sei il suo nuovo giocattolo ,quando ti ha usato a suo piacimento ti mette alla porta?

Edited by mylady28 - 13/10/2008, 12:16

Blair Waldorf

Blair cominciò ad innervosirsi sul serio.
"Esci subito da quest'aula o sarò costretta a farlo io...a me non interessa avere a che fare con gente del tuo ceto sociale...mafiosi...andiamo bene! Quell'invito non è vero, perchè ho solo stampato inviti con i nomi esatti dei partecipanti e Patricia non c'era e non ci sarà mai! Chiunque te l'abbia dato ti ha rifilato un bel bidone..." sibilò Blair dando un colpo al portapenne della ragazza e facendo rotolare tutto il suo contenuto a terra di fronte a tutti, ragazze e professoressa ammutolita.
"Professoressa...chiedo scusa...ma Patricia Grimani non si sente bene e voleva chiederle di andare in Infermeria.." disse, con un sorriso innocente alla professoressa, poi guardò in maniera maligna Patricia, sapendo di averla così intrappolata "Forza...fatti una bella figura...dì la verità adesso e nessuno ti crederà perchè per tutti sono IO la ragazza più importante della scuola...e adesso fuori da qui se non vuoi già essere scartata da tutta la scuola il primo giorno..." sibilò, trattenendola per il gomito, poi disse a voce alta e con un tono falso: "Ciao Patricia...ci si vede a fine lezione...riposati nell'infermeria! Ciao...la professoressa ti ha dato il permesso".
Blair ridacchiò tra sè e sè.
Poi rivolse un breve sguardo a Chuck: quella era una specie di giornata decisiva per tutto, e decisamente ci stava anche lui in una giornata simile, di Blair contro tutti.
Lo guardò come a voler fargli intendere: "Dopo la lezione vedi...ce n'è anche per te...". Poi si girò verso la professoressa e con un sorriso diligente continuò a prendere appunti su Kant, aspettando che suonasse la campanella di fine ora.
Ormai mancavano pochi minuti.

<b><patricia grimani/b>
DISSE TOGLIMI LE MANI DI DOSSO O TE NE PENTIRAI AMARAMENTE,COME TIUI CHIAMANO LA REGINA,,MA FAMMI IL PIACERE SEI SOLO 1 RAGAZZA VIZIATA,GIURO CHE TUO PADRE VERRA' BUTTATO FUORI DAL COMITATO DU YALE E PRIMA CHE TU ENTRI A YALE DOVRA' NEVICARE AD AGOSTO
DETTO QUESTO PRESI LE MIE COSE E USCII MA PRIMA PASSANDO DALLA PROFESSORESSA DISSI SOTTOVOCE :IL SUO CONTRATTO SCADE ALLA FINE DI QUEST'ANNO VERO'LEI DISSE SI
DISSI:BENE IO NON DIRO' NULLA A MIO PADRE CHE FINANZIA QUESTA SCUOLA,DI QUELLO CHE E' SUCCESSO QUI DENTRO, E LEI AVRA' RINNOVATO IL SUO CONTRATTO
ISCII DALLA'AULA E MI DIRESSI IN PISCINA

Edited by mylady28 - 13/10/2008, 22:02

Chuck Bass

chuck sorrideva alla vista di quello scambio di unghiate tra tigri ma xsapeva che dopo sarebbe stato lui nell'occhio del ciclone e avrebbe dovuto tirare fuori tutta la sua astuzia per far volgere la situazione a suo favore

Blair Waldorf

Blair fece un sorrisino: era il suo primo giorno e già aveva ricevuto delle minacce da una che era poco più di una sconosciuta...che giornata campale era già stata...
La campanella finalmente suonò. L'ora di filosofia era davvero finita.
Si alzò dal banco, prese la sua borsa e senza voltarsi per non incrociare lo sguardo di Chuck come prima, fece per tirare avanti per la sua strada: si era scocciata, non aveva voglia di confrontarsi con uno come Chuck Bass in quel momento.
Voleva solo andare a casa, a buttarsi nella sua vasca da bagno con gli oli di sua madre che aveva portato dall'Oriente.
A Chuck avrebbe pensato poi in seguito, dato che domani sarebbe stato un altro giorno.
Lo odiava, fin da quando l'aveva abbandonata qualche mese prima da sola in Italia, un paese che non conosceva, illudendola per una settimana quando erano ancora a Manhattan di essere innamorato e di avere finalmente messo la testa a posto grazie a lei.
Le persone non cambiano, mai...ora Blair ne era sicura, e aveva dovuto pure avere a che fare con il suo cuore dato che di Chuck Bass era davvero innamorata, e in fondo al cuore sapeva di esserne attualmente ancora innamorata.
Comunque, fece per far finta di essersi dimenticata di Chuck e della loro "sfida" di sguardi, e si diresse lentamente verso l'uscita dell'aula.

Chuck Bass

per chuck era ora di prendere la palla al balzo e confrontarsi con blair la rincorse giu per le scale l'afferro per un braccio e le disse: DOVE SCAPPI COSI DI CORSA NON SI SALUTA UNA TUA IMPORTANTE AMICIZIA, cercando con lo sguardo di far addolcire quel cuore gelido di "B"

Blair Waldorf

Si sentì afferrare.
Si voltò.
Era lui.
"Un'importante amicizia? Io credevo che fosse stato di più...comunque non saluto mai chi non mi va di salutare..." gli rispose, distaccata, mentre lui la fissava.
Sì sentì osservata e scrutata.
"E ora scusami, ma devo raggiungere Serena alla scalinata, non ho molto tempo da perdere...avresti dovuto pensarci prima...quando mi hai lasciata in Toscana come una povera scema...ora cosa vuoi da me?" a quel puntò si voltò direttamente verso di lui, cercando nel suo sguardo qualcosa, forse una risposta.
Perchè ora Chuck la stava trattenendo? Perchè la osservava e la scrutava già da durante la lezione?
Attese una mossa da parte del ragazzo, che non esitava a lasciarle il braccio.

patricia grimani

patricia arrivo' all'aula di filosofia,incontro' anche la professoressa
patricia le disse che non si doveva preoccupare per il suo posto,qui alla scuola,ma che erano altre persone,che avrebbero fatto bene ha preoccuparsi per il loro futuro all'universita'
dopo averla salutata,entro' nell'aula,c'era solo blair e il suo ganzo di turno,fece finta di nulla ando',al banco,prese il libro,e non resistette e disse:mamma mia quante storie sembrate 2 innamorati alla prima cotta,se dovete pomiciare fatelo anche qui,siete ridicoli con questi sguardi,io non ci avrei pensato 2 volte ha baciarlo
poi senza aspettare risposta uscii dall'aula e mi avviai alla alla all'uscita della scuola