Attico Waldorf, Upper East Side

Blair Waldorf

Mattino.

Le prime luci dell'alba del primo mattino che passava finalmente di nuovo a casa sua dopo tre mesi passati in Francia nel castello del padre e del suo compagno gay.

Blair stava dormendo così bene, quando sentì improvvisamente il Blackberry sul suo comodino vibrare e suonare. Attese la fine della suoneria, ma questa non finì. Evidentemente era un sms.
Pensò che era Marcus, il ragazzo che aveva conosciuto quella stessa estate, che le mandava il suo messaggino del Buongiorno...era piuttosto improbabile perchè Marcus era uno che generalmente telefonava per parlare direttamente con lei.
Si incuriosì talmente tanto che si alzò svogliatamente e prese il Blackberry in mano con fare noioso. Lesse:


Sorrise.
La sua amica Serena.
In condizioni normali avrebbe mandato al diavolo chiunque le avesse scritto a quell'ora del mattino per poi rimettersi a dormire nel suo lettone morbido, ma per Serena faceva sempre un'eccezione.
E la fece.
Scrisse semplicemente:


Posò il Blackberry e lesse l'ora sulla sveglia: le 8:00...

"Ma sì...dormo ancora un altro pò...Ho più di un ora di tempo" pensò Blair, chiudendo di nuovo gli occhi e sistemandosi meglio sul materasso.

Dopotutto era bello essere a casa.

Blair Waldorf

Non appena Blair scivolò nel mondo dei sogni, arrivò pronto ed immediato il solito e ripetitivo squillo del suo BlackBerry sul comodino.
Ancora assonnata, lo sollevò e con gli occhi semichiusi lesse cosa le scriveva Serena:


Blair sbuffò.
Le 9 per lei era troppo presto, esattamente fra una mezz'ora.
E poi preferiva di gran lunga quando Serena l'aspettava nel suo grande salone al piano di sotto, facendosi annunciare da Dorota, la cameriera personale della famiglia Waldorf; ma più che altro sua.

Digitò distrattamente qualche nuova parola:


Si alzò dal letto pigramente, poi chiamò Dorota e si fece preparare qualche cosa da mettersi per la colazione. Andò in bagno e si prese tutto il tempo che poteva per truccarsi, lavarsi e vestirsi.


<<<<<<<< VAI AL BAR (SEZIONE "LOCALI")

Blair Waldorf

Blair chiamò Dorota e le ordinò di portare asciugamano, accappatoio, e di preparare la vasca da bagno con sali profumati e oli per Serena.
Blair fece sedere l'amica su un divanetto del salone, nell'attesa.
Fece un salto veloce nelle cucine e le prese dell'uva fresca già stata lavata dai camerieri e un bicchiere di succo d'arancia pescato dal frigo, residuo della colazione in casa Waldorf quella mattina.
"Bevi e mangia...sei pallida" osservò Blair "e poi sarò contenta quando mi racconterai che cosa ti è successo...sembri uno straccio, S.!".
Blair si sentiva ancora preoccupata.
Dorota arrivò comunicando che era tutto apposto per il bagno della signorina Serena e così Blair la condusse alla vasca, dandole una mano ad entrare.
"Qui c'è il sapone, la spugna...tutto l'occorrente...non appena hai finito di lavarti tutta, asciugati e vieni di là in asciugamano. Ti aspetto, e mi raccomando: rilassati" le disse Blair con attenzione e cura.

Blair Waldorf

Blair vide Serena riapparire in accappatoio dal bagno.
Si spostò leggermente più in là sul divano sul quale era seduta per fare posto alla sua amica.
"Ti senti meglio?" le chiese, una volta che fu accanto a lei "è come rinascere, vero? Quegli oli arrivano direttamente dall'India, li ha portati mia madre...sono fantastici!" esclamò, con espressione sognante.
Poi le passò qualche chicco d'uva sistemata su un piatto d'argento sul tavolino davanti al divano.
"Ora mi vuoi dire cosa ti è successo prima che arrivassi io?" le chiese ancora una volta Blair, curiosa più che mai di sapere.

Blair Waldorf

Blair trasalì, sorpresa.
"Quel tizio losco al bancone? Bhè, non mi sono accorta che c'è stata una lite fra di voi..." ammise, tranquillamente.

Blair Waldorf

Blair trasalii in un misto di stupore, incredulità e paura.
"Che cosa?! Ti sei innamorata di quel tizio, S.? Ti intriga un morto di fame che fa l'elemosina al bancone di un bar e fa i gavettoni alle ragazze nella palestra della scuola?!?!".
Era veramente stupita da ciò che l'amica le aveva appena confessato, e voleva quindi manfestarle tutto il suo dissenso.
"Assolutamente, Serena...ma cosa ti prende? Hai aperto un ente assistenziale dei poveri sfigati di Manhattan? Dopo Humphrey credevo ci avessi messo una pietra sopra a questo tuo bisogno di volontariato..." aggiunse, convinta a farle capire che non era una buona idea avvicinare un tizio del genere.
Poi si alzò e andò a prendersi tutto l'occorrente per rifarsi la french manicure, nel frattempo che discuteva con Serena di certe frivolezze che lei non concepiva.
Pensare che un losco tizio con le pezze al cu** potesse essere anche vagamente interessante?
Serena stava decisamente perdendo colpi.
"Serena mi hai lasciata senza parole...non ti può piacere una persona così spregevole e insignificante...non avrà neanche una macchina: trainerà un carretto per muli se non addirittura prenderà il pulman o la metro con tutti i barboni sopra...è una cosa orribile...Serena, promettimi che non penserai più cose simili, per favore...fammi stare tranquilla...ricordi? Noi due siamo sorelle...e tu non faresti mai nulla per farmi preoccupare, giusto?" Blair le sorrise teneramente, come faceva quando erano bambine.
Le prese le mani nelle sue.
Sperava che Serena le desse retta, era realmente in ansia per lei.
Non voleva che quel losco individuo la tampinasse.

Blair Waldorf

Blair annuì comprensiva.
Menomale che Serena aveva capito...
All'improvviso sentì trillare forte il suo Blackberry e dalla lunghezza dello squillo capii che era una vera chiamata.
Guardò Serena interrogativamente: "Chi sarà mai...magari è Marcus..." disse a sè stessa.
Prese il Blackberry e guardò il numero e il nome che comparivano sulla schermata: Serena...
Ma, come era possibile?! Serena era lì insieme a lei...
"S. Come cavolo fai a chiamarmi se sei qui con me?!" esclamò, incredula "Prova a guardare nella borsa, magari l'hai lasciato aperto e si stanno schiacciando i tasti" aggiunse.
Mentre Serena cercava nella borsa il Blackberry, Blair rispose: "Pronto? Con chi sto parlando?" aspettandosi di non sentire nessuna voce dall'altra parte del ricevitore...

Blair Waldorf

Il segnale sembrava disturbato.
Chiese ancora una volta chi era al telefono, visto che evidentemente il Blackberry di Serena era smarrito e con tutta probabilità si trovava in mano a qualcuno che aveva anche rovistato nell'agenda dei numeri chiamando proprio lei, Blair Waldorf.
Chiese ancora una volta, con insistenza: "Ponto?? Ma chi è?" sperando che qualcuno dall'altra parte dell'apparecchio rispondesse.
Poi finalmente una voce...

disse una voce maschile nel Blackberry.
"Con chi sto parlando?? Sì, sono amica di Serena Van Der Woodsen...hai il suo Blackberry...dove l'hai trovato?" chiese con insistenza nella voce.