Suite Lifton, Palace Hotel.

Poppy le aprì subito la porta e la salutò con un abbraccio,che Claire ricambiò spontaneamente e le disse di entrare.
Ciao,bel posticinodisse mentre chiudeva la porta e ammirava la suite. Come la hall era elegante e lussuosa,esattamente come Claire l'aveva immaginata.
Appena visto un divano da quelle parti poggiò la sua enorme borsa ,con dentro l'occorrente per la festa e il cappottoLe posso poggiare qui vero?chiese all'amica,anche se non credeva fosse stato un problema.
Allora come hai passato il tempo?Ti ho sempre ricordato come un tipo a cui piace viaggiare,cosa ti porta a Manhattan?chiese Claire mentre girava la stanza e ammirava i quadri,i mobili,....vabbè le solite cose che si fanno quando si ci trova in un posto nuovo.
In particolare rimase ad ammirare delle foto su un comodino. Ce n'erano un bel pò con molta gente anche!D'altronde Poppy doveva conoscere molta gente.

"Beh si non è male" Disse Poppy ironicamente.
Ovvio che era bello,era il Palace! I Bass sapevano proprio come godersi la vita.
Alla domanda dell'amica,che chiedeva se potesse poggiare la borsa con tutto l'occorente,annuì.
"Certo,non devi nemmeno chiedere!" Rispose affabile.
Claire le chiese cosa avesse fatto nel periodo in cui si erano viste. Sorrise,un pò altezzosa, Amava narrare le sue avventure,amava essere Poppy Lifton la mondana.
"Si in questo periodo ho viaggiato moltissimo.. Montecarlo,Italia,Parigi.. Ho partecipato anche alla settimana della moda di Milano.. Supera quasi quella di New York"
Disse sedendosi sul divano e facendo cenno all'amica di sedersi affianco a lei.
"Sai,viaggiare è bello,ma anche tornare a casa. E siccome ho passato molti momenti belli qui a New York,la considero un pò come la mia casa. Poi sono qui anche per affari,domani farò da modella ad una sfilata della stilista più in vista dell'UES.. Sono molto impegnata!"
Disse,euforica all'amica. Non pensava che arrivata da solo un giorno a New York sarebbe stata sommersa così tanto da impegni!
Poi quella sfilata le serviva.aveva bisogno di soldi.
Il giorno dopo decise che sarebbe andata nell'atelier di Eleanor per siglare il contratto.
Spostò di nuovo l'attenzione su Claire.
"E tu perchè qui?"
Chiese curiosa. Non ricordava se Claire le avesse detto le motivazioni per cui la famiglia Duval era stata costretta a trasferirsi dal Canada a New York.

Ovviamente Poppy era abituata a tutto quel lusso,ma Claire,pur provenendo da una ricca famiglia aveva tutta un'altra cultura e sconosceva New York.
Mentre Poppy le raccontava cosa aveva fatto in questi anni,Claire si girò verso di lei e appena vide il suo cenno,si sedette accanto a lei,anche se sapeva che si sarebbe rialzata subito,visto che non riusciva mai a stare ferma.
Caspita quante cose aveva fatto Poppy!E ora avrebbe fatto anche la modella Sono contenta per tedisse Claire raggiante. Sicuramente molte ragazze la invidiavano ma malgrado avesse tutti questi impegni,a Claire era sempre sembrata una ragazza sola.
A volte si può essere soli anche in una stanza piena di gente!
E chi è questa stilista?E' conosciuta anche all'estero?chiese incuriosita.Sicuramente non era conosciuta in Canada,ma Claire era appassionata della moda parigina in particolare,passione che le aveva trasmesso sua madre,quindi forse la conosceva.
Mia madre si è innamorata con un NewYorkese,e visto che lui non poteva lasciare il suo lavoro ,mentre mia madre si,visto che facendo l'arredatrice non ha problemi,eccomi qua!Disse .
Ma non andò oltre ,era troppo incuriosita da quel nuovo "mondo"in cui si trovava,in particolare una domanda le balenava in mente
Poppy,nell'sms che mi hai inviato prima,cosa intendevi per tradizioni?Già era rimasta dubbiosa leggendo il messaggio,immaginatevi ora che lo chiedeva a Poppy.

"Si chiama Eleanor Waldorf" disse,fiera di partecipare a una sfilata del genere.
Claire le spiegò i motivi per cui si era trasferita a Nwe York.
"Cara,mi dispiace.. Chissà quanto ti mancherà il Canada!"
Disse dispiaciuta per Claire. Era brutto non avere una casa ma averla e lasciarla doveva essere molto peggio.
"Cosa intendevo? Beh,scordati tutto quello che c'era in Canada. Le feste sono molto meglio,più chic,con gente di classe.. I ricchi new yorkesi sono molto più sofisticati di quelli canadesi.. E sono completamente pazzi! Te ne accorgerai stasera,quando fanno una cosa,la fanno in GRANDE." spiegò Poppy sorridendo,calcando sulla parola grande.
Nell'UES niente avevano un limite,tutto era portato all'estremo.
"New York è la città più bella e divertente del mondo. E l'UES è il posto dove OGNUNO aspira a vivere. Per vivere qui,tieni bene in mente una cosa. Devi avere,nella tua,vita,le tre S: Sesso,soldi,scandalo. E' questo quello per cui vivono i ragazzi di qui. Per le feste,piene di alcool e droga,per il sesso che farai una volta finita la festa e per lo scandalo che ne nascerà poi"
Non sapeva se parlarle o no di Gossip Girl.. Decise prima di vedere la reazione a quello che le aveva appena detto.

Il nome di quella stilista non le suonava nuovo e, per essere conosciuto persino da una Canadese come lei, doveva essere veramente famosa!
L'ho sentita da qualche parte.dev'essere molto brava nel settore.Ma non ricordo di aver mai visto qualche sua creazione.disse diventatando pensierosa per pensarci un pò sù,ma non le veniva in mente nessun vestito firmato Eleanor WaldorfO bè rimedierò visto che ora sto a New Yorkdisse sorridendo.
Quella città le stava facendo un'ottima impressione e le piaceva sempre di più.
Poi Poppyle spiegò un pò come funzionavano le cose da quelle parti.Che facevano le cose in GRANDE l'aveva capito visto che era circondata da grattacieli ed edifici megalomani!E anche che erano sofistificati,visto il suo loft e quell'albergo che sembravano ricoperti d'oro.
D'altronde per abitare in un posto come l'UES si doveva essere gente di un certo livello.
E con tutto quel lusso chissà i ragazzi come se la spassavano.
Claire era abituata a feste ,a fare tardi,a bere..insomma alla vita mondana.
E con tutti i locali che c'erano lì avrebbe avuto ancora più possibilità.
I suoi pensieri furono confermati dalle parole di Poppy,a cui C rispose spontaneamente con un sorriso compiaciuto
Bene,bene sembra che sono arrivata nel posto giustodisse malignachi non ama divertirsi e stare al centro dell'attezione poi?la risposta era ovviamente implicita.
Quindi si dà molta importanza ai pettegolezzi ?Allora scommetto che tu rientri perfettamente in questa elite. disse girando lo sguardo verso P,per poi stiracchiarsi sul divano.
P ,almeno per quanto ne sapeva,viveva per questo genere di cose,era una specie di Paris Hilton versione bruna e più intelligente.

Se si dava molta importanza ai pettegolezzi? Era il pane quotidiano!
Poppy riflettè e decise di parlarle di Gossip Girl,prima che anche lei fosse presa di mira senza nemmeno sapere nulla.
"Qui i pettegolezzi e gli scandali sono all'ordine del giorno! Ero indecisa se parlartene o no.. Ma visto che siamo nell'argomento.. Qui,tutti i gossip sui ragazzi più popolari dell'upper east side,che conoscerai stasera alla festa,vengono pubblicati diventando quindi di dominio pubblico su un blog,chiamato Gossip Girl."
Disse Poppy accomodandosi meglio sul divano,stando sempre attenta a non rovinare il vestito.
Chissà Serena cosa combinava,sicuramente qualcosa di divertente.
A quel pensiero sorrise,sperando però che si sbrigasse,non vedeva l'ora di arrivare alla festa!
Poi riprese.
"Nessuna sa chi sia la blogger. Non si sa nemmeno se sia una sola o un gruppo di persone. So solo che bisognerebbe controllare e regolare ogni azione.. ma naturalmente nessuno lo fa!! "
Disse ridendo Poppy. Anche se sapevano tutti benissimo che sarebbero stati spifferati su Gossip Girl,a nessuno importava.
"Immagina,Gossip Girl ha una cartina in cui segue ogni mio spostamento.. E appena sono arrivata la mia foto era già in home page!"
A Claire sembrava piacesse la descrizione che aveva fatto dei ragazzi dell'UES,chissà se una volta conosciuti sarebbe rimata della stessa opinione.
Conoscendo Claire,poteva dedurne che avrebbe avuto qualche problema con alcuni di loro,per esempio Blair Waldorf.

Poppy parlò a Claire di una certa gossip girl.
La Canadese era molto incuriostia da questa blogger di cui non si conosceva l'esistenza .
E a quanto pareva da quelle parti era molto conosciuta e tutti gli appartenenti all'elite dell'UES,come la definivano,avevano pagine dedicate a loro sul suo sito.
Insomma è una specie di super paparazzo con molti complici penso Claire ad alta voce.
Quindi essere membri dell'elite è come essere delle star di cui tutti possono sapere tutto ?chiese per dare conferma ai suoi pensieri.
P a quanto pareva era una delle "vittime" di gssip girl,ma sembrava essere abituata a questo e anzi la prendeva con leggerezza.
A Claire suonava strana e un pò assurda quella storia,soprattutto la storia della cartina,ma sembrava fosse una realtà a cui doveva abituarsi.
Questa ragazza,ammesso che lo sia,non ha creato un pò di problemi con questa storia?/b>voleva saperne di più,ma solo per curiosità,infondo ormai era chiaro che avrebbe sentito parlare spesso di questa gossip girl,quindi tanto valeva essere bene aggiornati.
Poi si ricordò dell'amica di Poppy,cioè Serena e se come diceva Poppy chissà quanta gente ci sarebbe stata alla festa,e chissà chi era la più in vista <b>Tanto per sapere,chi sono le persone che in genere sono protagoniste degli scoop di questa blogger?

Claire sembrò molto incuriosita da quello che le aveva appena detto Poppy,infatti le fece molte domande.
"Si,anche se i paparazzi sono i suoi fedeli collaboratori.. Lei o lui è più come un direttore di giornale. Mette assieme le notizie e poi le pubblica. A volte ha preso qualche granchio,ma la maggio parte delle volte erano sempre notizie vere."
Claire le chiese se far parte dell'elite era come essere delle star.
Poppy ci pensò su. In un certo senso si,con la sola differenza che a leggere Gossip Girl erano solo ragazzini,mentre gli scandali di una star sarebbero stati pubblicati nei giornali scandalistici,letti da milioni di persone nel mondo.
"Si,direi di si. Anche se alla fine,Gossip Girl lo leggono solo le ragazzine. Se sei una star,i tuoi scandali li verrà a sapere tutto il mondo"
Rispose Poppy. Era giusto che Claire si interessese,era una cosa con cui doveva farci l'abitudine ormai.
"I protagonisti? Beh sicuramente il non Non-Judging Breakfast Club!"
Disse Poppy,senza incertezze. Erano loro a regnare indiscussi nell'UES.
"Sono quattro. Ricorda bene i loro nomi,saranno loro le persone con cui devi ASSOLUTAMENTE fare amicizia. Serena Van Der Woodsen,la mia cara amica. La sua migliore amica,Blair Waldorf. Lei è.. beh. Qui viene chiamata la regina,perchè lei comanda tutto. Nella scuola che frequentano,la Costance Billiard,è il capo indiscusso. E ovviamente,come ogni regina che si rispetti,ha delle fedeli servitrici. Ma di loro non ho voglia di parlarne,sono insignificanti. Stai attenta a B. Chuck Bass,il padre è il proprietario di questo hotel e infine Nate Archibald. Con loro Gossip Girl si da alla pazza gioia,anche perchè loro ne combinano delle belle!"
Disse Poppy ridendo.

Poppy continuò a parlare di gossip girl,era come se stesse dando a Claire delle precise indicazioni su come diventare popolari.
Infatti la canadese era molto attenta,non era certo tipo da stare in disparte a guardare!Oltre a parlare della blogger inoltre,cominciò a elencare i nomi dei "vip", se così possiamo definirli,dell 'UES.
Se volevi essere popolare dovevi fare amicizia con loro. Tra tutti quelli nominati Poppy aveva speso un bel pò di parole per Blair.
A quanto pareva c'era una sorta di monarchia alla Costance e B sembrava molto rigida su questo.
Un momento capo della Costance?chiese C accigliata.
Mmm se è così terribile come dici non avrò vita facile,visto che probabilmente andrò alla Costance anche ionon era preoccupata ,solo un pò pensierosa.
E come mai devo stare attenta?Cos' è carnivora?disse scherzando.
Le sembrava un pò ridicola questa sorta di monarchia,soprattutto per il fatto di quelle che le stavano dietro.
Ma accontanato l'argomento Blair.c'era Serena,l'amica di Poppy che era amica anche di questa Blair,quindi chissà se poteva rivelarsi tremenda come lei.
Poi c'era Chuck,che sicuramente era uno dei più ricchi ragazzi di New York e che probabilmente sarebbe stato molto viziato ,quindi chissà com'era.
Quello di cui sapeva meno cose di tutti era Nate,ma non voleva ricoprire Poppy di miliardi di domande.
Dopo tutto se era vero quello che le aveva raccontanto,bastava dare un'occhiata al blog di gossip girl per sapere cosa stessero facessero,chi fossero e qualsiasi altra cosa.

Ascoltò la risposta di Claire.
"Si,è il capo. Mi dispiace per te,a meno che tu non venga ammessa nella sua cerchia,la tua vita alla Constance sarà un inferno"
Non sapeva i requisiti per essere ammessi nella cricca di B,ma sicuramente non era una cosa facile.
Rise alla battuta di C.
"Quasi! Blair è un genio del male,nel senso buono eh"
Disse Poppy. Blair ne sapeva davvero una più del diavolo e voleva mettere in guardia Claire.
Vedeva nei suoi occhi la curiosità di conoscere gli altri te,ma avrebbe avuto tutto il tempo quella sera,alla festa.
All'improvviso il cellulare di Poppy vibrò.
Lo prese e lesse il messaggio.
Serena le chiedeva di raggiungerla al The Park,un locale all'interno di Central Park.
Rispose e poi si rivolse sorridendo all'amica.
"Serena è già sul posto,mi ha detto di raggiungerla."
Alzandosi offrì il braccetto a Claire.
"Pronta a una notte di follie?"

Edited by Miss Sunshine; - 31/1/2010, 23:20

Bene a quanto pare la vita alla Costance non sarebbe stata semplice e Claire sarebbe dovuta piacere a Blair se non voleva vivere un inferno ogni giorno.
Anche se ancora,visto che non conosceva la regina,non era molto preoccupata.
Quella sera ci sarebbe stata un mucchio di gente,e Claire doveva dare il massimo di se stessa se voleva farsi valere in quell'ambiente.
Non era spaventata,anzi non vedeva l'ora di andare a quella festa!
Ci saranno tutti,ma saranno mascherati quindi chissà che succederàdisse allegramente.
Poi Poppy legge l'sms che aveva ricevuto,Serena a quanto pareva la stava aspettando alla festa.
Strano ero convinta che venisse leipensò Claire,ma vabbè bastava andare!
Si alzò prese a braccietto Poppy e rispose alla sua domanda Non c'è neanche bisogno di chiederlo disse con un sorriso malizioso.
Prese dalla busta la machera con il ventaglio,e voilà!Ora era pronta e visto che anche Poppy aveva tutto l'occorrente,potevano andare!

"Si saranno mascherati,ma non ti preoccupare,a mezzanotte le maschere cadranno e le persone torneranno a essere quello che sono in realtà"
Disse Poppy.
Prese poi la borsa e la maschera e con Claire sottobraccio chiamò l'ascensore.
Entrarono e Poppy premette il pulsante per arrivare al piano terra.
Arrivati Poppy si sciolse da Claire.
"Vado un attimo alla reception"
Le disse sorridendo a mò di scusa,magari Claire poteva offendersi.
Si avvicinò a Vanja e gli chiese la limousine che era riservata agli ospiti del Palace.
Vanja annuì e chiamò subito un autista,ordinandogli di portare subito la limousine.
Poi,sporgendosi sussurò all'orecchio di Poppy che c'erano delle guardie del corpo per prottegerla e glieli indicò.
Ma sono impazziti? pensò sbalordita ma anche lusingata.
"Ok grazie Vanja" ringraziò Poppy sorridendogli.
Tornò da Claire facendole cenno di seguirla,accompagnate a poca distanza da due omoni. La intimorivano un pò,a dire la verità!
Uscite,trovarono la limousine ad attenderle. Salì immediatamente seguite da Claire e dai due omoni,che si sedettero lontano da loro.
Poppy sorrise a C per rassicurarla,magari quei due potevano metterla un pò a disagio.
L'autista chiese loro la destinazione.
"Central Park,grazie!"
Disse Poppy. La limousine partì,lasciandosi alle spalle il Palace e andando incontro a una festa sicuramente fantastica.

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CLAIRE DUVAL

Avrebbe dovuto aspettare mezzanote per vedere i loro volti,o bè questo rendeva tutto più misterioso e interessante.
Giocavano ad armi pari visto che loro non conoscevano lei e lei non conosceva loro.
Il momento di andare era arrivato!Uscirono dall'albergo e salirono in limousine.
Ma non erano sole,infati due omoni si trovavano con loro addirittura le guardie del corpo!pensò subito Claire.
Ma non era un problema,anzi era molto rassicurante,anche se sconosceva il vero motivo della presenza delle guardie ma probabilmente era una cosa necessaria.
Chissà se tutti a New York giravano con la scorta.

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