Blair abbassò lo sguardo.
Si sentì imbarazzata.
Nate stava affermando davanti ad Aaron che Blair soffriva solo di gelosia e di complessi d'inferiorità.
Ogni uomo che si avvicinava a lei lo faceva solo per Serena.
Anche Nate ne era convinto.
Si sentì sprofondare.
Rimase silenziosa.
Era inutile controribattere: Nate era convinto che Serena avesse completamente ragione su tutto, anche su questo.
Per Blair invece non aveva avuto nessuna delicatezza, portandole via quella sua nuova amicizia.
Guardò per un attimo Nate, con uno sguardo perso, arreso.
Tornò a sedersi al suo posto.
Il cameriere nel frattempo aveva portato le cose che lei e Aaron avevano ordinato.
Dopo questa scenata di Nate, probabilmente Aaron l'aveva pregiudicata; chissà quale idea si era fatto di lei.
Probabilmente avrebbe perso anche lui, nonostante l'avesse appena conosciuto.
Infatti Aaron per tutta la durata della conversazione con Nate non aveva commentato nè profferito parola.
Quello non era un buon segno.
Sospirò, avvicinandosi il calice con il suo Campari appena ordinato.
Tornò su Nate, seria:
"Adesso puoi andare, Serena ti starà cercando...buon pomeriggio, Nate" gli disse, seria, fredda, con tono calmo, lento.
Si sentiva affranta, arresa.
Il discorso tra loro era concluso.
Era proprio come Blair si aspettava: era sicura che sarebbe andata così.
Perciò si arrese, posando le armi: non aveva nessun potere contro Serena e i suoi sostenitori. Doveva accettarlo.
Bevve un sorso del drink.
Non aggiunse altro.
Finse che Nate non ci fosse già più.
Rimase alquanto silenziosa.
Dentro però era a pezzi.