| Nicole Cassel
La strada sfrecciava veloce dal vetro del taxi giallo su cui, qualche ora prima, la giovane ed esile ragazza dai tratti dolci era salita, portando con se solamente una valigia semi vuota. In quegli ultimi due anni, nonostante la clinica d’alta classe in cui era stata ricoverata, gli indumenti a cui era stata abituata non si allontanavano affatto dal tenue indumento azzurro indossato da tutte le pazienti ricoverate; perciò vi era ben poco da poter mettere in valigia in quell’improvviso rientro a casa. A dispetto di quanto le era stato detto due settimane prima, infatti, la sua dimissione era stata anticipata di qualche mese visti gli ottimi risultati che aveva conseguito con l’ultima terapia farmacologia. Al contrario di quanto i medici si fossero aspettati, la notizia non turbò minimamente la giovane Cassel che, al contrario, rispose a quella notizia con un debole cenno del capo, per poi andare a preparare la valigia semi vuota per il rientro a casa. Dopotutto, però, che altro avrebbero potuto aspettarsi da quella ragazza tanto silenziosa quanto imprevedibile? Gli unici momenti in cui dimostrava di possedere una carattere o per lo meno dei sentimenti era solo quando contattava o veniva contattata dal fratello, il quale in realtà non sempre sembrava riservarle parole di conforto. Quella domenica mattina, la ragazza aveva indossato una semplice maglietta nera a maniche corte e un paio di jeans stretti che risaltavano ancora di più le sue gambe sottili. I capelli erano completamente sciolti e pettinati senza molta cura; chiaro segno che in quel momento l’apparenza era l’ultimo dei suoi pensieri. E poi, una ragazza del calibro di Nicole non avrebbe potuto apparire brutta nemmeno se si fosse impegnata. Fin da piccola, infatti, possedeva un fascino e una bellezza che solo il fratello era in grado di eguagliare. E persino in quel momento, i suoi splendidi occhi chiari incupiti dalla depressione che da anni l’attanagliava la rendevano semplicemente irraggiungibile. Una volta raggiunta l’abitazione che fin dal mattino aveva impressa nella mente, Nicole scese dal taxi, porgendo la banconota all’autista, senza però degnarlo di uno sguardo. Lentamente la ragazza raggiunse la porta del giovane Smith e suonò, aspettando che qualcuno le venisse ad aprire. Brad era l’unico che in quel momento avrebbe saputo come aiutarla; era l’unico a conoscere Jean almeno quanto lei. Era l’unico che poteva portarla da suo fratello.
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