50esima Strada

Vanessa Abrams


"Bè io lavorerò di sicuro bene..." disse "Ma sul fatto di non preoccuparmi di te non lo so io non mi fido più di tanto..."
Si vedeva che era infastidita da Chuck con quell'aria da gradasso e poi non sopportava i suoi sorrisini, sembrava che la stesse prendendo in giro e a lei non piacciono i tipi così...

Chuck Bass

"E dai, davvero...giuro che sono una persona onesta...non ti prenderò in giro! Promesso! Voglio solo fare un affare buono e pulito" disse Chuck, alzando le braccia in segno di resa e con un sorriso arrendevole.
"Dammi la possibilità di dimostrarti quanto so essere professionale e vedrai...Eddai, questa sera ti offro un drink al mio bar, il Victrola, per il disturbo e per essere un così cosmico stronzo per te e per il mondo!" aggiunse poi Chuck, con tono divertito.
"Non dirmi di no, però" disse, con aria da angioletto, che certamente non gli si addiceva poi così tanto.
Non si addiceva alla sua fama, più che altro.
Rispose ai messaggi di Jenny, aspettando una risposta da parte di Vanessa.
"Scusami ma devo proprio scappare ora...allora mi fai sapere se questa sera potrò giovare della tua presenza al mio locale? Mi farebbe molto piacere, visto che da oggi in poi lavoreremo insieme quasi tutti i giorni...scrivimi un sms e fammi sapere se vieni!" le disse Chuck, con un sorriso spontaneo, poi mise via il telefono e fece per allontanarsi, verso il Victrola per incontrare Jenny.
Chissà se Vanessa vrebbe accettato il suo invito professionale.
Più tardi le avrebbe mandato un altro messaggio per ricordale di quella sera, il loro incontro, sarebbe venuta?


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Edited by ¤~Chuck Bass~¤ - 28/12/2008, 21:17

Vanessa Abrams


Era indecisa.. Chuck le era sembrato sincero ma rimaneva sempre con un dubbio...
Visto che aveva finito decise di andare a trovare Dan anche se sicuramente le avrebbe fatto una miriade di domande ma non le importava più di tanto allora chiamò un taxi e inviò un messaggio a Dan


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Il taxi le lasciò proprio sulla 50esima strada, come stabilito.
La lunghissima via era ancora illuminata artificialmente dalle luci e dai lampioni, che facevano apparire quella lunga via serpentina come una passerella di moda.
I negozi erano chiusi, ma le persiane sollevate a mostrare le vetrine buie ma zeppe di oggetti e abiti.
Gioielli, scarpe, abiti....c'era di tutto.
Blair si fermò a guardare una vetrina di scarpe.
Un paio di Manolo Blanihk la catturarono: erano bellissime.
Poi le tornò in mente che lo scopo di quella passeggiata era parlare un pò con Serena.
"S, ti vedo un pò strana...è tutto ok?" cominciò Blair, per introdurre il discorso.
"Non dirmi che va tutto bene perchè non ti crederei: ti conosco troppo bene, purtroppo...dimmi che c'è che non va...siamo o non siamo sorelle?" fece Blair, facendo un debole sorriso e prendendole la mano, come per incoraggiarla ad aprirle il suo cuore per una volta tanto.
Serena solitamente non appendeva i manifesti quando c'era qualcosa che non andava: quando stava male o quando soffriva lo teneva per sè, non dicendo nulla a nessuno se riusciva ad evitarlo.
Ma Serena invece era sempre stata disponibile quando Blair aveva avuto dei problemi: e la vita di Blair Waldorf in un certo senso si rivelava tutta un problema.
Quindi Serena c'era sempre per lei, e Blair voleva fare altrettanto per l'amica, almeno voleva tentare.

Forse Serena si stava finalmente aprendo.
Anche se non sembrava tutto lì: Serena dava l'impressione di una persona che avesse finito per avere così tanti problemi e pensieri talmente grandi da non riuscirne neanche a parlare.
Blair decise di non indagare troppo: magari l'amica avrebbe potuto sentirsi violata nella privacy.
Dopotutto doveva stare a sentire le cose che diceva e non immaginarne altre.
Se Serena avesse voluto parlargliene lei l'avrebbe ascoltata.
Blair annuì: "Lo immaginavo...bhè, non te l'ho chiesto, ma se a te da fastidio non c'è alcun problema: non ci metto nulla ad ignorare Kevin...sul serio" disse Blair, seria.
Non voleva che Serena smettesse di essere sua amica solo per un ragazzo che il giorno prima detestava.
"Ti sembrerà strano perchè non è il mio tipo e mai avrei creduto di poter guardare con occhi diversi una persona del genere, ma secondo me non è ciò che lui vuol mostrare...e poi, con tutta franchezza, S: non c'è nulla fra di noi, c'è stato solo un avvicinamento per via della festa di tua madre che doveva esserci questa sera...infatti lui ha promesso che mi avrebbe aiutata con la questione delle tre Perfide che vogliono spodestarmi..." raccontò Blair, con tono concitato.
Poi continuò: "E addirittura mi sono riappacificata con Jenny Humphrey per questo motivo delle streghe...pensa a quante cose ho dovuto assistere oggi....una vera Apocalisse!" scherzò Blair, tentando un sorriso per sdrammatizzare.
Poi si fece seria.
Sicuramente Serena sapeva quanto lei avesse sofferto per la questione "Chuck Bass", ma decise di rammentarglielo.
"E poi la storia di Chuck....tu credi che non me ne sia accorta che fa di tutto per farsi notare da me? Lui spera di farmi ingelosire, spera che magari con tutte queste sue mosse da conquistatore e da donnaiolo da quattro denari, io mi possa riavvicinare a lui e perdonarlo per ciò che mi ha fatto passare l'estate scorsa...E poi quelle dicerie su di lui e Vanessa Abrams? E' qualcosa di decisamente squallido.....anche per lui!" commentò Blair, furibonda, non riuscendo a mantenere la calma, mentre parlava di Chuck e della delusione che le aveva dato.

Blair aveva notato nervosismo nella voce di Serena: non sembrava avessero chiarito.
Serena si muoveva con fare concitato e teso.
Forse c'era qualcosa che non le aveva detto?
O magari sapeva qualcosa di Chuck o che aveva detto Chuck su di lei?
"S, non è che per caso quel Basstardo di Chuck ti ha detto qualcosa su di me che tu non mi vuoi raccontare? Oppure sai qualcosa di lui e di quella emarginata sociale di Brooklyn? Sputa il rospo....so che sai tutto di lui ora che abitate sotto lo stesso tetto" fece Blair, sperando che Serena le dicesse cosa stava accadendo e cosa sapeva di nuovo sul conto di Chuck.
"Serena, non mentirmi...sai che non me ne frega più nulla di lui, ma mi darebbe un fastidio bestiale sapere che parla alle mie spalle con te e magari rende pubblici i particolari anche più intimi della nostra storia....ex storia, per la cronaca..." aggiunse, tentando di estrapolare qualche particolare interessante dalla bocca di Serena.
Blair si affrettò ad aggiungere: "Non è che io sia gelosa, si intende....mi interessa solo spettegolare sul suo conto come fa lui alle mie spalle, tutto qui...niente di chissà che importanza" sdrammatizzò Blair, preoccupandosi di fare la figura della ex fidanzata abbandonata gelosa e curiosa di sapere tutte le mosse del suo ex ragazzo.

Serena sembrava non sapere nulla di Chuck e Vanessa.
Eppure il blog di Gossip Girl pullulava di avvistamenti dei due insieme.
Blair si fermò a rimirare un abito di Marc Jacobs.
"Allora nessuna novità sul fronte Bass? Nessuna cosa su cui spettegolare o da usare contro di lui?" fece Blair, sorridendo maligna verso Serena "peccato....avevo voglia di essere un pò malvagia stasera....sarà per un'altra volta, tu comunque indaga e poi raccontami: siete sempre che vi inviate messaggini come stamattina da Valentino...quindi di sicuro troverai qualcosa da raccontarmi...per divertirci un pò!" aggiunse, con sorriso complice.
Ma si affrettò a precisare: "Sempre e solo per sparlare e spettegolare su qualcuno nei momenti di noia....ti ho già detto che lui per me è ancor meno di un fantasma fastidioso ormai..." disse, con un sorriso che persin lei stessa sentì falso e appiccicato lì tanto per far vedere qualcosa che non erano i suoi reali sentimenti a riguardo.
Quindi non solo Serena sembrava celare qualcosa che non voleva ammettere: anche la stessa Blair preferiva nascondere la verità.
una verità che la faceva soffrire e alla quale non voleva nè sottostare nè ammetterla.
Meglio una bugia confortante e che dia momentanea sicurezza e stabilità, piuttosto che una scomoda verità, questo era il proclama della serata, almeno per Blair Waldorf.