Per strada

Vanessa aveva reagito meglio del previsto all'improvviso arrivo di Nate.
Certo, non era ragazza da scenate, anzi, era una di quelle che tendeva ad eclissarsi nel momento in cui arrivava una persona a lei sgradita.
Insomma, generalmente era lei che se ne andava.
E invece, questa volta, era rimasta, aveva educatamente salutato Nate, ed era tornata a parlare con Corynne, ignorandolo.
"Bhè, direi che si può fare.." commentò l'idea di Vanessa "..Qualche volta potremmo incontrarci per un film.." concluse, vago, rivolto un pò a tutti.
Sarebbe sembrato sgarbato escludere Nate dal discorso, anche se molto probabilmente lui non sarebbe mai venuto a Brooklyn, a casa di Dan o Vanessa, a vedere un film con la sua ex, con una sconosciuta e con lui.
Quella di Dan era solo cortesia.
Dopotutto, non aveva nulla contro Nate.
Lo preferiva di gran lunga a Chuck e a tutti gli altri ragazzi dell'Upper East Side, anche se questo non voleva dire nulla.
Probabilmente Nate era uno dei principali candidati ad entrare alla Dartmouth, e quindi molto probabilmente gli avrebbe soffiato il posto per il college dei suoi sogni e la borsa di studio, che per Dan era di fondamentale importanza.
Ma Nate era un Archibald, e nell'Upper East Side contava molto di più dell'essere un Humphrey, nonostante Dan fosse il migliore del suo corso.
Scacciò via quel pensiero, sentendo il cellulare trillare.
Lo prese tra le mani, e lesse un messaggio di sua sorella Jenny.
Ma guarda caso...
"Non ci crederete, ma mi ha appena inviato un messaggio Jenny.." abbozzò un sorrisetto, per poi guardare fugacemente Nate.
Nate e Jenny erano stati insieme per parecchio tempo, non con poco disappunto di Dan.
"..E' strano, quando è a scuola difficilmente si fa sentire, quindi probabilmente avrete anche voi un'ora buca.." disse, rivolto a Corynne.
"Adesso le chiedo delucidazioni, comunque.."
Rispose veloce al messaggio di Jenny, e sperò che anche alla Costance ci fosse un'ora libera, altrimenti non sapeva come avrebbe fatto con quelle dannate stoffe.
Aveva del tutto dimenticato di chiedere a Jenny di cosa avesse bisogno per confezionargli il vestito per la festa in maschera, a adesso non sapeva come avrebbe fatto.
Jenny gli era essenziale.
"Ci avviamo comunque alla Costance?" chiese, poi.
Così recuperiamo Jenny...
"Nate, tu che ne pensi? Ti va di venire con noi?"
Probabilmente questa proposta a Nate avrebbe fatto uscire fuori dai gangheri Vanessa.
Probabilmente Vanessa lo avrebbe ucciso.
Guardò subito l'amica.
Si sentiva tra due fuochi.
Odiava essere scortese con le persone, ma allo stesso tempo non voleva far arrabbiare o risentire la sua migliore amica.

Corynne notò l'improvviso irrigidimento di Vanessa nel salutare quel ragazzo di nome Nate,forse tra i due probabilmente c'era dell'astio.
Ma ovviamente Corynne non si sarebbe mai sognata di chiedere a Vanessa il perchè ne adesso,poichè era impensabile che la ragazza confidasse questioni intime ad una perfetta sconosciuta,ne più in la se fossero diventate amiche,poichè Corynne era una ragazza riservata che non amava violare la privacy altrui e odiava chi lo faceva.
Merci Vanessa,mi farebbe molto piacere se qualche volta vedessimo un film tutti insieme... ripensò a ciò che aveva detto e pensò che era un emerita stupida,era palese che Vanessa non avrebbe avuto piacere nel guardare un film anche con il ragazzo appena arrivato,visto il modo in cui lo aveva salutato,quindi per correggersi aggiunse ...ehm cioè insieme!.
Accostò un sorrisetto d'imbarazzo sperando che i ragazzi non avessero notato la gaffe che aveva appena fatto,ma Corynne sapeva che era quasi impossibile.
Cercando di sdrammatizzare il tutto Corynne cambiò espressione: Che bello Dan,quindi sembrerebbe che anche noi abbiamo un'ora buca,meno male,temevo di arrivare in ritardo il primo giorno di scuola! disse rivolta a tutti i ragazzi con tono allegro.
Poi si girò verso Nate,per vedere se il ragazzo li avrebbe seguiti anche lui verso l'istituto femminile.
Corynne sperò in una risposta positiva del ragazzo,le avrebbe fatto piacere conoscere anche lui e molto probabilmente se fossero andati alla Costance avrebbero incontrato anche la sorella di Dan: più ne siamo meglio è! pensò tra se e se la ragazza.

Come previsto, il suo improvviso arrivo aveva letteralmente scombussolato l’equilibrio presente tra i tre ragazzi.
Nate non sapeva se considerarsi tra amici oppure no . Effettivamente si accorse che, tolto Chuck, lui non aveva altri amici, al di fuori di Serena e Blair,che sembravano essersi volatilizzate nel nulla.
Non sapeva nemmeno se considerare Dan Humphrey un amico o altro; del resto era sempre stato contrario alla sua relazione con Jenny e desiderava fortemente la Dartmouth,università che ,con molta probabilità, sarebbe invece stata sua,anche se gli avrebbe ceduto il suo posto immediatamente.
Con Vanessa poi, non ne parliamo. Una storia finita e mai chiarita.
Non c’è altro da dire in merito.
L’unica ragazza che non aveva rancori verso Nate,tra i tre, sembrava essere questa nuova e piacevole presenza, dall’accento francese e dai modi eleganti.
La guardò per qualche istante,prima di tendere la mano verso di lei, e presentarsi:
Bhè, comunque io sono Nate Archibald fece un po’ timido.
Preferì non aggiungere altro,per evitare di sfociare nel suo solito atteggiamento da farfallone,che avrebbe potuto irritare ancora di più Vanessa.
Ritornò poi su Dan,che aveva uno sguardo più rassicurante e sereno, accettando con piacere il suo invito:
Certo che vengo anche io alla Costance, mi farebbe piacere rincontrare Jenny. E’ da molto che non la vedo ammise sincero,provocando forse un certo stupore in Dan e Vanessa.

Nate si girò verso Corynne e si presentò:effettivamente non lo aveva ancora fatto da quando era lì.
Il ragazzo tese la sua mano timidamente verso di lei,Corynne ricambiò porgendo la sua piccola mano liscia e ben curata:
Piacere Nate,je m'appell Corynne e sono francese! aggiunse con
tono ilare.
Guardò il ragazzo negli occhi blu e profondi come il mare,ci si perse per circa un paio di minuti,così distolse lo sguardo e abbassò il capo.
Quando lo rialzò vide la sua immagine riflessa nella specchietto di un'automobile parcheggiata vicino a loro:aveva le gote leggermente arrossate.
Sperò con tutta se stessa che il ragazzo non lo avesse notato.
Era la terza volta che Corynne si sentiva in imbarazzo,prima lo scontro con Dan e Vanessa,poi la sua gaffe circa l'invito per il film e ora che arrossiva come una scolaretta.
Per cercare di annientare l'imbarazzo che provava in quel momento disse:Allora siamo tutti diretti alla Costance....sai Dan sono curiosa di conoscere tua sorella Jenny!
Incontrò di nuovo lo sguardo di Nate e per evitare di provocare la stessa reazione di prima in se stessa,girò subito il capo.

Vanessa notò che l'aria si era fatta leggermente pesante... molto probabilmente per colpa della sua reazione.
Sicuramente quella passeggiata sarebbe stata un mortorio se non ci fosse stata Corynne che continuava a fare domande per conoscere le persone che le stavano intorno.
Si trovava in difficoltà perchè non sapeva che cosa fare o che cosa dire.
Poteva continuare a fare domande a Corynne, ma questo poteva farla sembrare una curiosona, visto che l'aveva appena conosciuta.
Parlare con Nate, neanche per idea.
L'unica cosa era parlare con Dan, ma per fare questo dovevano restare da soli...
Quindi si limitò a lanciare un'occhiata di aiuto a Dan, per cercare di liberarsi da quella situazione.
Sicuramente avrebbe trovato la soluzione, dopotutto lui era Dan Humphrey!

Risposte velocemente al messaggio della sorella, poi alzò lo sguardo ed incontrò quello di Vanessa, che lo osservava, quasi supplicante.
Aveva bisogno d'aiuto, e lui doveva intervenire.
Super-Dan doveva darsi da fare, insomma.
"Ehm.."
Ma lui non era Super-Dan.
Era solo Dan Humphrey.
Il patetico Dan Humphrey.
Preso da un lampo di genio, mise una mano in tasca.
Estrasse un pacchetto di Camel, ne prese una, se la infilò in bocca.
"V, hai d'accendere?" chiese all'amica, fingendo disinvoltura.
Poi, si rivolse agli altri "Volete?".
Fumare una sigaretta non era la migliore delle idee, però scioglieva la tensione.
In genere, quantomeno, funzionava.
Affiancò Vanessa.
"Van, ti conviene furmarne una anche tu, si prospetta una bella mattinata.." sussurrò a voce bassissima, sicuro che l'avesse sentito solo l'amica.
Continuarono a camminare, lui sempre fianco a fianco a Vanessa.
Le sfiorava quasi il braccio, tanto che erano vicini.
Era l'unico modo che aveva di supportarla.
Non potevano certo andarsene, adesso.
"Sai, Nate..Non so quanto a mia sorella faccia piacere rivederti.." scherzò provando a non pensare che stava parlando proprio di sua sorella Jenny.
Impresa difficile.
"Corynne, ritieniti molto fortunata..Hai appena conosciuto il ragazzo più popolare di tutto l'Upper East Side.." disse, indicando Nate.
Il suo tono era sempre scherzoso, cercava di alleggerire la situazione, in modo che tutti si concentrassero sulle stupidaggini che diceva lui, e non su Vanessa, che così poteva respirare un pò.
In lontananza, vide le scalinate della Costance, insolitamente, data l'ora, piene di ragazze sedute sugli scalini.
Perfetto...

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