Piazzetta

Kevin Jhonson

< beh ma la mia è personalizzata> le mise i polsi sopra alla testa, sulla panca...e per fare questo si deve per forza piegare un pò in avanti...le tenne i polsi uniti con una sola mano...e poi con l'altra le punzecchiò un fianco < sulla mia c'è anche la tortura della mia presenza > e rise solare...sembrava quasi un normale ragazzo che si stava solamente divertendo

Kevin Jhonson

Continuò a punzecchiarla ai fianchi < Benvenuta ad Halloween bianconiglio > disse ancora ridendo...la presa sulle mani era debole poichè la teneva solo con la mano sinistra e lui non era mancino < Allora...chiedi pietà> disse divertito dalla tentata fuga dai punzecchiamenti

Kevin Jhonson

< Implora pietà > fingendo un tono sadico per poi sorriderle...la vede alzarsi leggermente, ma se fa così rischia una collisione con Kevin...una collisione non dolorosa, beh...dipende dai punti di vista...lui intanto continua a punzecchiarla come se quella vicinanza non gli provocasse alcuna difficoltà

Kevin Jhonson

< Serena Serena Serena> come se stesse ammonendo una bambina, stette fermo con la testa, beh perchè sarebbe bastato un qualsiasi movimento per toccarla...era molto vicina a lui < Stai rischiando a sfidarmi> lo sussurrò sorridendole...poi le lasciò i polsi, volontariamente, aveva un'altra idea...ma per ora doveva aspettare per metterla in pratica...come al solito...un'idea bastarda

Kevin Jhonson

Lo stava provocando...ma lui non ci casca, conosce bene queste cose...< Potrei metterti in imbarazzo più di quanto tu creda> disse solo questo per rimanere a guardarla, così vicina che....no...non può

Kevin Jhonson

La mano che prima teneva i polsi ora scivola sulla schiena di lei fermandosi all'altezza della vita...l'attrae a se, ma spingendo solo il busto verso di lui < Non amo perdere le sfide > dice sorridendole

Kevin Jhonson

Chiuse gli occhi quando lei gli sussurrò quelle parole all'orecchio, non fu tanto ciò che gli disse...ma come glielo disse...praticamente era ancora sopra di lei e tutto quello che fece è rimanere in silenzio per qualche lungo minuto...qual'era la bastardata che aveva in mente? Non la ricorda nemmeno più..non poteva avere questo potere su di lui...non glielo poteva permettere...la allontanò appena, ma era ancora ad un palmo dal suo viso...rimase a guardarla senza dire una parola...e questa volta, senza sorridere

Kevin Jhonson

Lo sguardo gli cadde sulle labbra, così vicine alle sue, così tentatrici...lei non rispose e lui si alzò in piedi lasciandola lì seduta sulla panca..il fresco della notte gli diede un attimo di lucidità < Dai ti riaccompagno a casa prima che io faccia qualche sciocchezza> stranamente serio, le da ancora le spalle e quindi lei non può vedere i suoi occhi chiusi per lo sforzo...