Suite Bass, the palace hotel

Chuck Bass

"Avanti campione, andiamo...e basta con le cadute, sennò che razza di figura ci facciamo!" gli disse Chuck, con tono sarcastico.
"La limousine è già giù che ci aspetta...andiamo" aggiunse, chiudendosi la porta alle spalle.

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Georgina Sparks
---> dal Cherie Cherie

Chuck Bass mi aveva portato nella sua suite...come ai vecchi tempi. Avevamo bevuto, eravamano entrambi un po' brilli, ma non m'importava niente. Ma anche in questo momento, non veniva meno la mia "cattiveria". Stai pensando a Miss Waldorf, vero? chiesi, maliziosamente.

<< DA "CHERIE CHERIE"

Chuck Bass

Chuck non diede risposta a Georgina, forse perchè dopotutto risposta non c'era.
Subito di slancio la baciò, di un bacio lungo e appassionato, forse fin troppo. Ma lui era abituato così.
La sospinse direttamente sul suo letto.
"Questo è il mio letto...e non c'è bisogno di parlare per fare quello che mi va di fare adesso..." la redarguì ponendosi sopra di lei, entrambi sul letto, e continuando a baciarla in maniera insistente e provocatoria.

Georgina Sparks

Georgina Sparks non è certo una che si fa ripetere questi inviti due volte. E in un attimo eravamo già sul suo letto. Ricambiai il bacio con trasporto, mi misi sopra di lui e puntai subito al sodo: iniziai a slegargli la cintura dei pantaloni.

Chuck Bass

"E' così che mi piacciono le ragazze: decise e dritte al sodo..." sussurrò Chuck mentre Georgina gli slacciava la cintura. Ed era vero: le ragazze focose ed intraprendenti erano ciò che più preferiva. Soprattutto quando si annoiava od era stato solo per qualche tempo.
La baciò di nuovo e le tolse a tempo record ciò che indossava.
Anche lui andava dritto al sodo. Sempre.

Georgina Sparks

Perchè perdere tempo? chiesi in modo retorico, sussurrando. Tolsi la cintura, poi mi concentrai sul bottone e sulla zip dei pantaloni. Via tutto. Gli accarezzai il petto con la mano, muovendo dolcemente le dita e disegnando dei piccoli cerchietti, attendevo la sua mossa.

Chuck Bass

Chuck passò una mano sul corpo ormai nudo di Georgina. Non era affatto male.
Poi la baciò ancora, appassionatamente ma con una certa dose di forza e violenza.
Si tolse da solo i boxer e si sdraiò vicino a lei.
"Non ti pentirai di questa serata insieme a me, te lo posso assicurare, bella cavallina..." sorrise ironico, mentre la toccava tutta.
Gli girava la testa e si sentiva stranamente leggero e senza alcun pensiero. Era l'ideale.

Georgina Sparks.

Che? gli diedi un pizzicotto vicino all'ombelico, un po' scocciata. E' meglio se non parli... aggiunsi, riprendendo a baciarlo.
Non m'interessava niente di preliminari o cavolate varie - volevo solo fare sesso, punto.

Chuck Bass

A Chuck quella circostanza in quel momento piaceva.
Così seguì il consiglio di Georgina e non disse più nulla. Le prese il viso fra le mani e continuò a baciarla come sapeva fare lui.
Dopodichè scivolò lentamente sopra il suo corpo e cominciarono a fare sesso.
Entrambi probabilmente non aspettavano altro, da tutta la serata.
Chuck non disse nulla, non voleva contrariare Georgina, così si limitò al rapporto sessuale in sè, a fare l'uomo, punto e basta.
Sentiva il suo respiro, il suo corpo sotto di lui che fremeva desideroso.
Tutto questo gli bastava per farlo davvero godere.
Voleva solo fare una bella performance, e una bella figura. Voleva che tutto quello che le stava facendo le piacesse.
Gli piacevano troppo le donne; lo facevano letteralmente impazzire, e non per altro uno dei suoi pensieri e attività preferite era andare a letto con loro dopo averle conquistate, facendo loro perdere la testa per lui.

Georgina Sparks.

Quanto volevo questo bis, da quanti anni. Ed era meglio di come ricordavo. Lo sentivo muoversi con decisione e con forza, e dopo qualche minuto non potei fare a meno di gemere di piacere. Il suo corpo era caldo, e la sua pelle morbida aveva un ottimo profumo.
E al momento era tutto quello che volevo.

Chuck Bass

La sua pelle era straordinariamente levigata, liscia, profumata di cannella, patchouli e sandalo, di spezie che avevano un che di orientale, esotico.
Raro.
E Georgina era decisamente rara.
Gemeva di piacere, e Chuck quindi giurò che le stava piacendo. Almeno quanto stava piacendo a lui.
Poggiò il viso nell'incavo del suo collo, poi le fece un piccolo morso sempre in quella posizione, tra la spalla e il collo.
Sentì il suo stesso corpo sciogliersi di piacere. Era da Blair che non aveva rapporti con altre ragazze. E quella lunga astinenza sembrava gli avesse fatto bene, soprattutto la vendetta nei confronti di Nate e Blair, di quella rabbia che aveva provato nel saperli insieme.
Decise di sfogare tutti i suoi atteggiamenti repressi su Georgie, tanto lei non avrebbe di certo rifiutato, anzi.
Si fece più aggressivo e poderoso, si lasciò sfuggire qualche gemito misto a qualche respiro vagamente affannato o un grugnito di piacere.

Georgina Spaks.

Era tremendamente bello ed eccitante fare sesso con Chuck Bass. Era così forte, sicuro, esperto. Era il perfetto partner sessuale. Spariva tutto il resto, era come se il resto del mondo non ci fosse più. Non riuscii più a trattenermi e arrivai al massimo del piacere.

Chuck Bass

Non appena Chuck sentì che Georgina era ormai arrivata al culmine del piacere, decise di non trattenersi più come aveva fatto fino a quel momento per renderle possibile il piacere, e si lasciò andare anche lui.
Lì per lì non si pose il problema del preservativo, dell'anticoncezionale o della pillola eccetera. Forse era troppo ubriaco per farlo, per rendersene davvero conto.
Comunque era stato bello. Si erano divertiti. E pure alla grande.
Si tolse da sopra Georgina e si sdraiò al suo fianco, con un velo di stanchezza addosso.
Per il momento non profferì parola e rimase silenzioso su un fianco, tentando di regolarizzare il respiro fino a qualche istante prima ansante e veloce.
Si chiese cosa pensava Georgina della loro "sveltina", mentre si rilassava.

Georgina Sparks.

E così, era fatto. Mi sentivo stranamente bene, rilassata. Mi passai una mano tra i capelli e mi distesi guardando il soffitto. Avevo un caldo assurdo. Rimasi così qualche minuto, poi mi alzai e senza dire niente andai verso il bagno, per farmi una doccia.

Chuck Bass

Chuck alzò di scatto la testa dal cuscino. Georgina si era alzata dal letto.
"Dove vai?" le chiese, mettendosi a sedere sul letto.
Sentiva la testa girare pesantemente ora che si era alzato di scatto.