Palestra, Constance Billard

Kevin Jhonson

Sorride ancora di più tenendola ferma e salda al muro anche con il corpo, sia mai che riesca a muovere le ginocchia << Ci sei quasi...solo che io mi chiamo Kevin e non deficiente>> si sta divertendo da morire...e per fortuna ha i vestiti per il pomeriggio nella borsa, altrimenti sarebbe rimasto bagnato tutto il giorno...<< Eddai tanto te l'ho detto che da qui non ci muoviamo fino a che non mi chiedi sc......>> si blocca pensieroso e poi quasi scoppia a ridere << Ho capito ti piaccio...>> dice ridendo...<< ecco perchè non chiedi scusa>>

Kevin Jhonson

Annuisce sorridente e la lascia di botto allontanandosi...<< Bravissima tesoro>> le piace provocarla soprattutto perchè non è la solita ragazza che si offende, lei risponde...e lui si diverte da morire a sentire le sue risposte..si toglie la maglia ormai fradicia rimanendo a torso nudo...strizza forte la maglia senza dir nulla per ora...

Kevin Jhonson

Prende dalla borsa la sua maglietta bianca, una canottiera...purtroppo per i pantaloni e le scarpe non può far nulla...la vede andare via e passa una mano tra i capelli bagnato come per dargli un ordine poi esce anche lui la raggiunge in una semi corsa << Posso sapere quanti anni hai?>> dice con solito tono ironico....

Edited by -Oliver- - 11/9/2008, 22:38

>>>>>>> DA TOPIC SCALINATA ESTERNA IN SEZIONE SCUOLE



Blair entrò nella palestra della Constance.
Era vuota, non c'era proprio nessuno.
Tutti erano probabilmente a pausa pranzo e poi era passata la circolare scolastica che le lezioni in Palestra si sarebbero tenute solamente più al mattino.
Si sedette su una panca della palestra e attese.
Chuck aveva detto che sarebbe venuto.

>> DA TOPIC CORTILE RICREAZIONE SEZIONE SCUOLE



Chuck entrò nella palestra.
Si guardò per un attimo intorno e finalmente scorse Blair seduta su una delle panche.
Le si avvicinò, con le mani nelle tasche dei pantaloni.
"Waldorf...che piacere...a cosa devo l'onore di questa convocazione?" fece, con tono sarcastico e con il sorriso stampato in faccia.
Ora le era proprio davanti.

Blair fece un sorriso falso.
Chuck non era affatto cambiato: sarcastico e irritante come sempre.
"Il motivo della tua convocazione è Serena...mi disturba questa sua presa di posizione, e soprattutto mi disturba che frequenti questo Kevin Johnson..." cominciò a dire.
"Dopo quello che è successo al Brunch direi che non sarebbe proprio il caso che lei lo frequentasse...ma lei non vuole capire e sostiene di volerci stare assieme nonostante il mio non gradimento" aggiunse, spiegando la sua posizione, ma omettendo di proposito il fatto che prima che Serena tornasse con Kevin, quest'ultimo aveva tentato di avvicinarsi a Blair, illudendola e accompagnandola al party di Lily che alla fine non aveva avuto luogo.
"Io lo faccio per il suo bene" commentò, con occhi da cerbiatta, innocenti.

A Chuck venne da ridere.
"Lo fai per il suo bene o per il tuo?" commentò, divertito.
"Comunque, taglierò corto, e ti dirò che anche a me la cosa disturba e anche moltissimo...odio quel soggetto e vorrei vederlo lontano ma molto lontano da qui e da Serena" aggiunse, con tono cattivo e spregevole.
Blair sicuramente aveva queste intenzioni: Chuck aveva capito bene.
Conosceva Blair e i suoi propositi.
Lei non faceva niente per niente.
C'era chissà quale altro motivo in ballo, ma orgogliosa com'era, Blair non lo avrebbe mai raccontato o svelato, nè tantomeno a lui.
"Cos'hai in mente, Blair?" chiese, per essere breve e conciso.

Blair fece un sorriso che diceva molto sulle sue intenzioni; era un sorriso maligno e furbo.
Le fece piacere che Chuck volesse così presto sapere cosa avrebbero dovuto fare per agire contro questa situazione.
Quindi cominciò a spiegare: "Non ho ancora nulla in mente di specifico, ma speravo che tu potessi fare qualcosa di efficace contro questa situazione che si è venuta a creare...mi spiego?" fece Blair, dondolando le gambe.
Non aveva un vero piano.
Voleva solamente pompare Chuck e far sì che agisse contro questa unione, così nessuno avrebbe sospettato di lei e della sua cospirazione.
"Mi darai una mano, Chuck?" chiese Blair, per ricevere una conferma.
Lo stava usando, ma era l'unico modo per ottenere ciò che voleva: dividere Serena e Kevin.

Chuck ci riflettè su un momento: Blair stava chiedendo aiuto a lui.
Allora era vero che non lo sottovalutava.
Le si avvicinò di più.
Le spostò una ciocca di capelli dal viso, senza dire nulla.
"Se ti aiuto, cosa ottengo in cambio?" chiese, a mezza voce, con tono caldo e malizioso.

Blair fece un piccolo sorriso.
Chuck ci era cascato, era davvero prevedibile.
"Bhè...tu comincia a trovare una soluzione al mio problema, e poi dopo si valuterà cosa ti sarai meritato..." disse, utilizzando appositamente un tono malizioso e sexy.
Si alzò dalla panca, trovandosi faccia a faccia con lui.
Avvicinò il viso al suo: sentì Chuck trasalire e trattenere il respiro quando l'ebbe così vicina come in quel momento.
Sapeva di averlo completamente in pugno.
Sorrise, poi sempre alla medesima distanza, sussurrando disse: "Non mi deludere, Chuck...".

Quando Blair le fu così vicina, Chuck trattenne il respiro, sorpreso.
Non aveva capito male: Blair sembrava disposta a tutto pur di convincerlo ad eseguire ciò che gli aveva chiesto.
Chuck sorrise, malizioso.
Le si avvicinò ulteriormente al viso, eliminando i centimetri che li separavano.