Ingresso, Constance Billard

Dan Humphrey

Ah vabbè allora se sei nuova chiuderanno un occhio vedrai..
disse gentilmente mentre si immaginava già la reazione del suo professore d'arte quando sarebbe arrivato con 30 min di ritardo...ormai era fatta tanto valeva saltare la prima ora!
da dove vieni?non mi sembra di averti mai vista in giro..
ecco che voleva fare lo spavaldo,si sarebbe comportato così un qualsiasi ragazzo di quella scuola,ma lui doveva sempre differenziarsi..
in peggio
non che io frequenti assiduamente questi posti,cioè volevo dire questo quartiere...insomma vengo solo qui a scuola,non è che conosca però tutta la gente che studia qui..ecco!
si il suo peggio era parlare tanto,senza senso e veloce...
il suo difetto peggiore!

Nicole Cassel

Nel notare l’”incontinenza verbale”, se così la si voleva chiamare, che caratterizzava il ragazzo Nicole si fece scappare una leggera risata, che cercò educatamente di alleviare nascondendo la bocca con il dorso della mano.
“…Scusami…” disse, con la sua consueta voce cristallina “…ma sembravi davvero in difficoltà….Ehm…ok scusa di nuovo!” aggiunse, posando nuovamente lo sguardo su di lui e smettendo di ridere, senza però togliere il suo dolce sorriso dalle labbra “….Sono francese, ho vissuto qualche anno poco distante da New York…ma ora per colpa di mio fratello devo rimanere qui!” gli spiegò, sistemandosi la borsa sulla spalla esile.
“E tu?....non sembri un grande fan di questi posti!Scommetto....che non sei di questo quartiere...altrimenti conosceresti tutti quelli che studiano qui!” disse, ironica.

Dan Humphrey

La vde ridere al suo piccolo problema,e ne sembrò sollevato..
infondo le altre ragazze lo avrebbero snobbato del tutto
Si nota tanto eh???
le chiese con un pizzico d'ironia quando
gli domamdò se lui non fosse di quelle parti...
comunque sono di Brookyn e no,non amo affatto questo posto e la gente che lo caratterizza...
tutta gente snob con la puzza sotto il naso..
che non si fa mai gli affari propri!!

Nicole Cassel

La ragazza sorrise di fronte a tutta quella sincerità. Fin da quando era piccola era sempre stata circondata da gente bugiarda, pronta a tutto pur di riuscire a raggirarla e lei, col passare degli anni, aveva finito per assomigliare a quella gente che lei così tanto odiava.
“Hai ragione…ma purtroppo si finisce con il convivere con questo genere di persone!” disse, volgendo lo sguardo sulla Costance “…comunque…hai detto Brooklyn?!...ho sentito dire che lì fanno le briosh più buone di tutta New York!” disse, inventando la notizia sul momento, guardandolo dritto in quegli occhi scuri.

Dan Humphrey

Chi è il matto che te l'ha detto??
abbiamo grandi gallerie d'arte,un lungo ponte e un'alta concentrazione di persone...
ma le brioches più buona di tutta NY,non mi sembra proprio...
o almeno magari io non lo so!
disse sorridendo a quell'affermazione..
Poi se vuoi provare a tuo rischio e pericolo,mio padre ha una caffetteria
dentro la sua galleria,se una volta vuoi passare a provare le sue brioches fai pure e dì che ti mando io!

Nicole Cassel

La giovane Cassel sorrise nel vedere l’ingenuità di quel ragazzo; erano anni che non le capitava di incontrare un ragazzo che in una maniera o in un'altra ci provasse spudoratamente con le.
Quindi due erano le cose: o non era il suo tipo, o in quel momento il ragazzo era così imbarazzato da non riuscire a capire quand’era il momento opportuno per agire.
Chissà perché, ma non era sicura di quale fosse la risposta.
“Ehm….ok…” disse Nichel, leggermente confusa “..ma pensavo che, vista l’ora, potresti accompagnarmi tu….se ti va!” aggiunse, nella maniera più chiara possibile, sistemandosi nervosamente i capelli.

Dan Humphrey

Io??Accompagnare te?
l'aveva preso alla sprovvista...
non ci aveva pensato che quella di prima potesse essere sl una scusa!
Si..certo se ti va ti posso accompagnare io...
andiamo in un bar qui vicino,perchè arrivare a Brooklyn ci metteremo troppo!che ne dici?

Nicole Cassel


“Certo per me va bene…” le disse la giovane Cassel, porgendogli un sorriso.
Improvvisamente, mentre aspettava che il ragazzo si facesse avanti per indicarle il bar, Nicole sentì il cellulare emettere il consueto segale dei messaggi. A dire il vero non le serviva realmente conoscere il mittente di quell’improvviso messaggio; soltanto una persona poteva mettersi a contattarla a quell’ora del mattino.
E come volevasi dimostrare….Jean.


Si limitò a rispondere la sorella, per poi rimettere il cellulare nella borsa capiente e tornare a sorridere a Dan. Sapeva bene il genere di reazione che quel messaggio avrebbe suscitato nel fratello.
Era proprio quello il lato singolare di Nicole; nonostante la dolcezza e delicatezza che esprimeva, dentro di se aveva una rabbia e dolore che nessuno sarebbe mai stato in grado di conoscere realmente.
“Allora….fai strada tu?!” disse la giovane, sistemandosi la borsa a tracolla.

Nicole Cassel


Rimase sconvolta. O forse sconvolta era troppo riduttivo per descrivere realmente ciò che quel messaggio aveva causato dentro di lei.
Jean non poteva dire sul serio; con che cuore avrebbe potuto abbandonarla per l’ennesima volta, per di più senza il minimo preavviso. No non era possibile; Jena non era così…lui le voleva bene.
Cero non erano il genere di fratello e sorella che dei sani genitori si sarebbero augurati di avere, ma nonostante ciò loro non si sarebbero mai e poi mai abbandonati.
O almeno, così sperava.

Dan Humphrey

Oh ma certo...seguimi fece Dan,indicando con la mano la via da seguire.
Chi l'avrebbe mai immaginato che Dan Humphrey,il ragazzo solitario e "sfigato" della scuola,potesse uscire con una bellissima ragazza come Nicole.
Quindi hai detto che sei francese...giusto?domandò Dan,cercando di aprire un discorso con la ragazza per non sembrare il solito ragazzo solitario che è cresciuto con poche persone e che frequenta sempre e solo loro.

Nicole Cassel


“Esatto…” rispose la ragazza porgendogli un sorriso “…anche se da un po’ di tempo abito qui in America!” aggiunse, omettendo il piccolo particolare riguardante la sua “infermità” mentale.
Con l’eleganza che da sempre la distingueva, Nicole si diresse verso la via indicatale dal ragazzo, stando a pochi centimetri di distanza da lui.
“E tu?...Americano immagino…” disse, sistemandosi nuovamente con un gesto meccanico i lunghi capelli biondi.

Dan Humphrey

Sorrise:
Americano al 100% rispose Dan,prima di aggiungere
Ora ti porto al modern,un locale dove preparano degli ottimi dessert

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